Negli ultimi anni lo sviluppo delle startup ha coinciso con l’emergere di nuovi attori rilevanti che hanno stravolto lo stesso ecosistema.
Parliamo di acceleratori e incubatori.
L’incubatore aiuta giovani con idee interessanti a dar forma al loro progetto mettendo a disposizione gli strumenti, le competenze e tutte le risorse necessarie, gli acceleratori sono invece focalizzati appositamente sulla crescita e sulla conquista del mercato. Entrambi supportano le aziende attraverso il tutoraggio. Conoscere l’importanza degli acceleratori e degli incubatori è fondamentale per la vita della propria startup.
Ma come nasce una startup?
Quali sono gli step che portano alla creazione di una realtà aziendale? Come si arriva ad entrare in contatto con incubatori e acceleratori? E perché ogni fase del processo è così importante?
Nascita dell’idea
Come ogni cosa in natura tutto nasce da un’idea. In questo caso però la forza sta tutta nel realizzare ciò che si è pensato e capire se quell’idea possa davvero piacere a qualcuno.
Non siate timidi nell’esprimere i vostri concetti, cercate di capire se la vostra idea sia valida e in grado di fare la differenza.
Raccontate cosa volete fare ad amici, parenti e persone fidate, i primi veri destinatari, in grado di esprimere un giudizio esaustivo ed a aiutarvi ad aggiustare, una prima volta, l’idea iniziale.
Se davvero siete decisi e convinti, è arrivato il momento di trovare il giusto supporto e analizzare diversi aspetti da tenere in considerazione e che ancora non sono stati affrontati.
Ecco come ITS puó aiutare la tua STARTUP – VIDEO
Gli incubatori
Molte aziende di grande successo hanno iniziato come startup utilizzando gli incubatori. Se al momento della nascita di un’idea non si dispone delle risorse adeguate o non si è in grado far crescere efficacemente la propria attività, gli incubatori forniscono tutto ciò di cui si ha bisogno.
Attraverso gli incubatori, l’idea diventa più concreta, si fanno i conti con le domande alla base del business:
Dal concetto si ottiene qualcosa di tangibile, di visibile, il primo concreto passo.
Il processo di un incubatore permette di avere una realizzazione della propria idea. Del resto avere un buon prodotto o servizio non è sinonimo di successo. Il networking attraverso un incubatore può invece dare maggiori certezze. Si tratta dell’atto di scambiare informazioni e costruire relazioni con altri professionisti, leader e imprenditori all’interno del settore di riferimento. Soprattutto per le startup (in genere alla prima esperienza imprenditoriale) è difficile sviluppare una rete forte senza una solida base di relazioni e connessioni professionali nel settore.
Nascono così nuove opportunità di business e spesso visibilità proprio nel settore in cui si vuole crescere. Inoltre quando collabori con un incubatore, avrai accesso a risorse professionali che in precedenza non erano disponibili e che riguardano l’acquisizione di competenze, software o strumenti rilevanti. Molti incubatori ospitano anche workshop regolari per i numerosi partner. Questi eventi spesso si concentrano su argomenti come previsioni future, fondamenti aziendali, come ottenere finanziamenti o strutture legali.
Ricevere consigli da persone che hanno già costruito attività di successo può rivelarsi prezioso quando si vuole far crescere la propria startup. Imparare dalle esperienze che hanno avuto altri imprenditori di successo aiuta ad evitare alcuni degli errori più comuni che una startup può commettere. Molti incubatori forniscono alle potenziali startup l’accesso a imprese e leader del settore per fornire informazioni esclusive e accesso alle informazioni. L’intuizione fornita dagli imprenditori che hanno già ottenuto successo può rendere il processo molto più semplice e molto più gratificante.
Le possibilità dei concorsi
Dopo l’incubazione, si apre la prospettiva di partecipare a concorsi per conoscere il parere di professionisti e mettersi alla prova.
I cosiddetti “beauty contest” permettono di mettersi alla prova, di capire ulteriormente se quell’idea è apprezzata.
Il giudizio esterno e la possibilità di vincere un determinato concorso possono aprire ad ulteriori prospettive oltre a farsi conoscere, tutti aspetti che contribuiscono a dare coraggio e fiducia in un processo di validazione.
In questo caso si ha la possibilità di mettersi alla prova in un contesto “protetto” , limitato cioè dalla dimensione e maturità dei partecipanti ed esaminatori, provando le nostre capacità di comunicazione , coinvolgimento e la validità ed interesse stimolato dalla propria idea.
L’importanza degli acceleratori
Successivamente le startup entrano negli acceleratori per un periodo di tempo fisso. L’esperienza dell’acceleratore è un processo di formazione intenso, rapido e immersivo volto ad accelerare il ciclo di vita delle giovani imprese innovative, comprimendo anni di learning by doing in pochi mesi.
L’accelerazione è un programma che permette di avere un business plan (nella sua accezione ampia) e un business pitch per presentarsi ad un investitore.
Grazie ad un supporto continuo, attraverso esperti, corsi , tutor/mentor dedicati, la conoscenza di strumenti e strategie si ottiene quello che è a tutti gli effetti un business plan esaustivo e ricco di informazione.
Dall’idea iniziale si passa ad un prodotto o servizio analizzato nei minimi dettagli con l’individuazione nello specifico di:
In pratica la maggior parte degli acceleratori aiuta una startup a costruire la prima iterazione della propria attività. I fondatori e i primi dipendenti si uniscono come una squadra per definire un cliente target, identificare i loro punti deboli e trovare una potenziale soluzione.
Le startup spesso costruiscono una versione della soluzione per la quale almeno un cliente è disposto a pagare.
Superare la fase cruciale dell’acceleratore incoraggia gli investitori a rischiare in un round di investimento successivo.
La ragione principale è che gli investitori ritengono che “laurearsi” da un acceleratore riduce i rischi perché è presente un valido piano aziendale, una strategia di vendita e marketing e una roadmap tecnologica.
Finanziamenti
Un aspetto di un acceleratore di startup che viene spesso ignorato, è il denaro effettivo che investono in aziende in fase iniziale di sviluppo.
Oltre a presentare proposte alle tradizionali aziende di VC, gli acceleratori spesso guidano i fondatori su come richiedere sovvenzioni che spesso sono il seme di finanziamento per le startup tecnologiche o sociali.
In pratica la maggior parte degli acceleratori aiuta una startup a costruire la prima iterazione della propria attività. I fondatori e i primi dipendenti si uniscono come una squadra per definire un cliente target, identificare i loro punti deboli e trovare una potenziale soluzione.
Le startup spesso costruiscono una versione della soluzione per la quale almeno un cliente è disposto a pagare.
Superare la fase cruciale dell’acceleratore incoraggia gli investitori a rischiare in un round di investimento successivo.
La ragione principale è che gli investitori ritengono che “laurearsi” da un acceleratore riduce i rischi perché è presente un valido piano aziendale, una strategia di vendita e marketing e una roadmap tecnologica.
In questa fase l’acceleratore potrebbe richiedere di essere remunerato in Equity a dimostrazione dell’interesse e del commitment di aiutare e supportare la start up nel proprio lungo percorso di crescita.
Finanziamento
Un aspetto di un acceleratore di startup che viene spesso ignorato, è il denaro effettivo che investono in aziende in fase iniziale di sviluppo. Oltre a presentare proposte alle tradizionali aziende di VC, gli acceleratori spesso guidano i fondatori su come richiedere sovvenzioni che spesso sono il seme di finanziamento per le startup tecnologiche o sociali.
Accesso ai finanziamenti
Un gran numero di incubatori fornisce alle startup l’accesso a opportunità di finanziamento attraverso relazioni con gli investitori o programmi che facilitano il trasferimento di fondi. Gli incubatori in genere hanno numerosi partner con cui lavorano per assistere le startup.
Questi partner spesso forniscono alle startup finanziamenti o altre risorse e gli acceleratori rappresentano una fonte qualificata del loro deal flow.
Gli individui e le aziende che sovrintendono all’incubatore hanno quasi sempre la capacità di facilitare un trasferimento di fondi aiutando le startup a scoprire opportunità di finanziamento e assistendole nella compilazione di eventuali richieste di finanziamento necessarie.
Raccolta Fondi, tutte le possibilità
Trovare fonti di finanziamento è ovviamente uno dei problemi principali che la startup deve fronteggiare.
Una delle più utilizzate è il crowdfunding di equity, prodotto, real estate, e tra gli esempi di successo degli ultimi tempi in ambito crowdfunding prodotto c’è Springa, startup di Polihub, incubatore della Fondazione Politecnico di Milano, che ha ideato Goliath, una fresa intelligente per lavorare il legno.
Grazie alla piattaforma di crowdfunding Kickstarter, sono stati raccolti più di un milione di dollari in 45 giorni.
Una seconda fonte importante è quella dei Business angels individuali o in Sindacato (Business Angel Network) spontanei strutturati (IAG, Club Degli investitori, etc ..). Tipicamente coprono tickets tra i 5K€ e i 500K€ – 1m€)
La terza fonte principale è rappresentata dai fondi VC (Venture Capital) che possono operare sia in fase di seed che in fase di crescita (Round A o successivi) con importi mediamente tra i 150K€ e oltre.
I maggiori venture capital italiani fanno parte dell’Aifi, associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt nata per sviluppare, coordinare e rappresentare, in sede istituzionale, i soggetti attivi sul mercato italiano.
L’IBAN – Italian Business Angels Network è invece un’Associazione senza scopo di lucro che coordina e sviluppa l’attività di investimento da parte di investitori informali (termine anglosassone “Business Angel”) nel capitale di rischio di piccole imprese e startup. All’interno del contesto nazionale si pone come punto di riferimento per gli investitori privati, per i network nazionali (BAN) e per i Club di Investitori.
La crescita di fatturato propedeutica agli investimenti e all’Exit L’importanza distrumenti a supporto
In questo mondo di innovazione trovare fondi per lo sviluppo è fondamentale tanto quanto sfondare il mercato e identificare delle soluzioni che permettano di generare fatturato B2C o B2B attraverso relazioni, prodotti e soluzioni che le aziende esistenti possano acquisire, utilizzare o sviluppare assieme alle start-up.
Questa attività è fondamentale per dimostrare reale interesse da parte del mercato, scalabilità della soluzione e capacità di execution a supporto della crescita e, specialmente in Italia, risulta una delle condizioni critiche per ricevere investimenti da parte dei principali players sopracitati
In quest’ambito non esistono soluzioni o enti preposti allo sviluppo che possano accompagnare le start up e ci si affida prevalentemente al network che si riesce a sviluppare attraverso i vari percorsi. Recentemente sono nate alcune startup che cercano di risolvere il problema oltre che una nuova piattaforma , totalmente gratuita per le startup, che censisce circa 20 .000mila aziende innovative in Italia e che attraverso un questionario permette alle startup di farsi conoscere e mettersi in evidenza all’interno di programmi di open innovation attivati attraverso la piattaforma stessa da parte delle aziende.
Se vuoi permettere alla tua startup di accelerare l’accesso al mercato Simbiosity ha creato ITS – Innovation Tracking System, un sistema rivoluzionario che mappa circa 20 mila aziende innovative in Italia, ciascuna qualificata per tecnologie, ambiti di applicazione e settori di business di riferimento.
Lo scopo dell’ITS è quello di aumentare la visibilità delle startup alle decine di aziende corporate che lo utilizzano per trovare le migliori soluzioni alle loro necessità. Attraverso crawler il data base incrementa e aggiorna costantemente le informazioni sulle 20 mila realtà in maniera automatica.
Ma ciascuna iniziativa innovativa ha la possibilità di ottimizzare le informazioni contribuendo direttamente attraverso un breve questionario, che richiede non più di 10 minuti di compilazione.
Aumentare la qualità del profilo della propria azienda offre maggiori opportunità di essere individuati e selezionati dei processi di innovation scouting attivi. Non appena si viene selezionati, un contatto diretto con l’azienda interessata permetterà di approfondire il progetto attraverso incontri mirati.
ITS si pone come punto di riferimento per startup, corporation, PMI, Acceleratori e VC’s Funds anche per la sua caratteristica di essere superpartes e indipendente grazie ad algoritmi di proprietà che assicurano consistency di valutazione. ITS permette di entrare a contatto con le imprese e colmare quel vuoto tra l’ottenimento dei fondi e il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
Sin dai primi passi è necessario pensare a come posizionarsi al meglio per poter raggiungere una EXIT, come raccogliere denaro mantenendo la giusta governance e lasciando il corretto controllo ai founders, quali team coinvolgere , come impostare i patti parasociali in modo da cbilanciare il giusto livello di riduzione di rischio , selezionare i possibili investitori che non solo apportino i capitali ma aiutino la crescita del valore dell’azienda etc …
La fase exit
La vita di una startup non termina con la raccolta fondi, ma nella fase dell’exit. È quello l’obiettivo principale da raggiungere e che spesso viene sottovalutato.
Durante il percorso, l’idea si trasforma in progetto da far crescere fino alla vendita che consentirà a quell’idea di diventare qualcosa di ancora più grande e in grado di spiccare il volo.
In ogni fase l’idea, il prodotto o il servizio deve essere al centro di tutto per comprendere quale soggetto possa essere interessato e in grado di poter dare un’ennesima svolta con un investimento superiore e in grado di alzare il livello del business.
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